La NATO, nelle parole del suo segretario generale, soffia sul fuoco, annunciando che anche colpire i russi sul loro territorio con armi da noi fornite potrà essere consentito agli ucraini. Da alleanza difensiva, la NATO diviene apertamente offensiva. Questa è la cosa più vicina ad una dichiarazione di guerra finora udita.
Non ci possono essere indugi: si deve subito gridare: BASTA! Alt, fermatevi! Dobbiamo far sentire la nostra voce, scendere in strada, nelle piazze, protestare, scioperare. NOI NON VOGLIAMO LA GUERRA, CON LA RUSSIA, CON CHICCHESSIA.
Mentre il portavoce di Biden annuncia che gli USA non riconoscono l’ICC e che “provvederanno”, Israele, con l’ennesima carneficina su un campo profughi a Rafah, si allontana ulteriormente oltre il punto di non ritorno. Le immagini sono agghiaccianti, non voglio descriverle. Colpire un campo profughi, a notte, è quanto di più obbrobrioso si possa immaginare. Non può essere accettabile.
I miliziani di Hamas, peraltro, annunciano di aver lanciato missili su Israele (ma come? non erano stati decimati?) e di aver avuto uno scontro a Jabalija (nel nord della Striscia) con le truppe israeliane, uccidendo e sequestrando alcuni soldati israeliani. Se così fosse, vorrebbe dire, platealmente, che l’azione israeliana su Gaza ha raggiunto ben pochi degli obiettivi che si proponeva, facendola pagare alla popolazione. Una logica nazista. Avete sostenuto Hamas, ora subite la rappresaglia.
Anche a questo riguardo, non ci possono essere indugi: si deve subito gridare: BASTA! Alt, fermatevi. Dobbiamo far sentire la nostra voce, scendere in strada, nelle piazze, protestare, scioperare. Non è più possibile continuare: SANZIONARE ISRAELE, FERMARLI IN TUTTI I MODI.
Vogliamo sentire la voce di tutti i nostri leader e politici levarsi alta. La voce di tutti noi. NON POSSIAMO NON SCHIERARCI, SULLA PACE. CONTRO IL MASSACRO, CONTRO LA GUERRA.