In questi giorni nel 1944 prendeva corpo quella che rimarrà nota come la “repubblica” di Montefiorino, allorché il territorio dei sette comuni di Montefiorino, Frassinoro, Prignano sulla Secchia, Polinago, Toano, Villa Minozzo e Ligonchio – tra le province di Modena e Reggio Emilia, un’area di 1.200 kmq – venne liberato dai fascisti dai partigiani di varie bande e amministrato per 45 giorni. La repubblica ebbe vita dal 18 giugno al 1° agosto 1944. Fu un esperimento di autogoverno «dal basso», come si dice oggi, e di auto-organizzazione civile e militare, mettendo insieme fino a settemila partigiani, che fu schiacciato dall’offensiva tedesca quando per i nazisti si fece impellente l’esigenza di “sgomberare” i territori a nord della linea Gotica.

A ottant’anni di distanza, Enrico Masi e il team della Caucaso hanno pensato di girare un medio-metraggio sui monti dell’Appennino, un film che sarà parte documentario e parte finzione, cui anch’io partecipo come co-autore di soggetto e sceneggiatura con Enrico Masi e Stefano Migliore.

Qualche tempo fa, Enrico – che ha già una vasta esperienza di documentarista di impegno civile e letterario – mi chiese di aiutarlo a ricostruire la vicenda della repubblica. Ho svolto un po’ di ricerche di archivio – di storie, di documenti e di fotografie – e ho scritto una traccia. Il progetto ha così preso piede e avrà una parte di narrazione storica e una parte di scene girate con attori, sul campo. Enrico lavora con il cinematografo Tomas Rigoni e con Stefano Migliore, presidente della cooperativa di produzione cinematografica Caucaso. Un team giovane con una piccola casa di produzione e già molti titoli alle spalle. Il film, che avrà una durata di 55 minuti, sarà pronto a fine estate e verrà inviato a vari festival, con la speranza di essere selezionato. Luca Sancini, qualche giorno fa, ne ha parlato su Repubblica Bologna (con qualche imprecisione del giornale).