28 settembre 2022
In questo pezzo, possiamo riassumere l’andamento del voto, come emerge da varie fonti. I grafici sono tratti da YouTrend. Qui la Camera:
E qui il Senato
E’ FdI che traina il voto al CD
L’analisi dei flussi elettorali mostra che circa la metà degli elettori leghisti del 2018 questa volta ha votato Fratelli d’Italia e circa un terzo degli elettori M5S del 2018 questa volta si è astenuto.
Il centrodestra è la prima coalizione nella stragrande maggioranza dei comuni, da Nord a Sud. Uniche eccezioni: le zone rosse in Toscana e Emilia-Romagna e alcune roccaforti del M5S nel Sud (oltre ad Alto Adige e Val d’Aosta).
La mappa del primo partito, sempre per comune, mostra una dinamica simile, con FDI egemone nel Centro-Nord. Ma nelle regioni a sud del Lazio la situazione è molto più variegata, con il M5S prima lista nella maggior parte dei comuni.
Come cambia il voto nei comuni più popolosi? Rispetto a Fratelli d’Italia il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle fanno registrare i risultati migliori nelle grandi città
Nei comuni con un maggior numero di stranieri crescono i consensi per Fratelli d’Italia, calano quelli per il Movimento 5 Stelle
Le città con più laureati premiano maggiormente Partito Democratico e Az/Iv, mentre calano le altre forze politiche
I confronti 2028/2022 per alcuni partiti:
Tra le liste minori sotto il 3%, non coalizzate, la più votata è ItalExit (IE) soprattutto nel Centro-Nord. A Sud va meglio Unione Popolare di De Magistris, tranne in Sicilia (Nord chiama Sud), a Benevento e Avellino (Noi di Centro di Mastella).